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martedì 7 luglio 2009

Cina: la rivolta nello Xinjiang

Vi pubblico un articolo di Repubblica con un filmato, riguardanti la rivolta nello Xinjiang in cui sono morte ben 156 persone di etnia Uiguri (musulmani) negli scontri con la polizia. Ora scendono in strada anche gli appartenenti all'etnia Han (in minoranza nella zona, ma in maggioranza nel paese) che pur erano stati i primi ad accendere la miccia quando alcuni di loro hanno attacato esponenti dell'etnia Uiguri e uccisi due, scatenando così la rivolta e gli scontri che hanno fatto versare il sangue di appunto 156 uomini.

Ecco l'articolo:

Si alza la tensione in Cina. Centinaia di cinesi di etnia Han, maggioritaria, hanno marciato oggi armati di bastoni, vanghe e machete verso il centro della città di Urumqi, la capitale della provincia del Xinjiang, dove nei giorni scorsi si sono verificati violenti scontri fra manifestanti di etnia Uiguri e forze dell'ordine, costati la vita a 156 persone. I manifestanti, che intendevano dirigersi verso la centrale piazza del popolo, sono stati fermati dalla polizia, che ha usato lacrimogeni per disperdere la folla. Secondo il corrispondente della France Presse sul posto, vogliono vendicarsi delle violenze subite domenica dalla loro comunità ad opera degli Uiguri, etnia musulmana turcofona maggioritaria in questa regione, ma minoritaria nel Paese.

Questa mattina, nella stessa città, almeno 200 persone di etnia Uiguri, in prevalenza donne, sono scese in strada per chiedere notizie dei propri congiunti, arrestati o scomparsi dopo i moti di due giorni fa. La polizia le ha tenute sotto controllo. Non ci sono stati scontri.

Da Mosca, per bocca del portavoce Robert Gibbs, la Casa Bianca ha espresso "profonda preoccupazione" per le vittime della repressione cinese contro la minoranza degli Uiguri. Gibbs ha sollecitato "tutti" nella regione alla "massima moderazione".

Intanto, la polizia della provincia del Guangdong, nella Cina meridionale, ha arrestato 15 persone in relazione all'incidente che ha innescato le violenze di ieri ad Urumqi. Lo scrive oggi l'agenzia Nuova Cina, senza precisare quando siano avvenuti gli arresti. L'episodio al quale si riferisce l'agenzia è avvenuto il 26 giugno, quando operai cinesi di etnia Han hanno attaccato con rudimentali armi il dormitorio degli operai di etnia Uigura originari del Xinjiang, uccidendone almeno due, in una località chiamata Shaoguan.

La spedizione punitiva era stata decisa sulla base di voci, poi risultate false, secondo le quali alcuni giovani uiguri avevano violentato due ragazze Han.

In precedenza Nuova Cina aveva annunciato l'arresto di una sola persona, accusata di aver diffuso le false voci su Internet. I giovani uiguri che hanno dato vita alla protesta sfociata in violenti incidenti domenica scorsa a Urumqi chiedevano un'indagine approfondita sulla vicenda di Shaoguan e la punizione dei colpevoli. Nuova Cina precisa che dei 15 arrestati tre sono "nativi del Xinjiang", mentre gli altri sono "originari del Guangdong".

E il video:

venerdì 3 luglio 2009

Un mostro nelle fogne?

Vi posto un video appena uscito sul web e che già sta impazzando. Nelle fogne di Cameron Village (Nord Carolina), durante una normale ispezione è stato girato (il 27 aprile scorso, ma diffuso solo oggi) da un operaio il filmato che trovate qui sotto. Si vedono degli ammassi di tessuto che si contraggono tanto da sembrare i bozzoli del film Alien. La fantasia ha portato qualcuno a credere fossero alieni, ma studi di biologi dicono trattarsi di Briozoi o di Tubifex tubifex.
Ad ogni modo guardate il video e giudicate voi con la vostra immaginazione.

mercoledì 1 luglio 2009

Viareggio: una tragedia all'italiana

Ragazzi, vi posto un video dell'esplosione della cisterna scoppiata a Viareggio e vi rimando a un articolo/inchiesta di Maurizio Ricci di Repubblica (clic qui) per capire un po' meglio di chi sono le responsabilità della tragedia. Anche se come sempre sarà dura scovare i veri responsabili.
Avete mai preso un treno? Non era tanto difficile preventivare una tragedia simile. Crevalcore la ricordate? Giusto qualche anno fa. Ho preso il treno dopo. Se n'è parlato per un paio di settimane e poi il silenzio..fino allo scoppio di Viareggio che ha riportato rumore sulla questione ferrovie. Ma il silenzio non tarderà a tornare e ai TG e sui giornali si sentirà di nuovo il solo rumore dei politici che litigano per una caramella. Che tristezza.

A voi i commenti e le vostre esperienze con le ferrovie italiane.

sabato 27 giugno 2009

La morte di Micheal Jackson: pubblico la traduzione della chiamata al 911

Pubblico, per i fan della pop star da poco scomparsa e per i curiosi, il dialogo tra l'uomo che ha chiamato il 911 per avvisare dell'arresto cardiaco di Micheal Jackson e l'operatore del servizio di pronto soccorso degli States.
A questo link trovate pure l'audio originale (audio).

UOMO: «C'è una persona che ha bisogno d'aiuto, non respira. Stiamo provando a rianimarlo, ma niente...»

OPERATORE 911: «OK. Quanti anni ha?»

UOMO: «Ha cinquant'anni»

OPERATORE 911: «Non è cosciente? Non respira?»

UOMO: «Non respira»

OPERATORE 911: «E non è neppure cosciente?»

UOMO: «Non è cosciente, signore»

OPERATORE 911: «Ok. È sul pavimento? Dov'è adesso?»

UOMO: «È sul letto, signore»

OPERATORE 911: «Mettetelo sul pavimento»

UOMO: «Ok»

OPERATORE 911: «Mettetelo sul pavimento. Vi aiuto subito con il massaggio cardiaco. Stiamo arrivando. Ti aiuteremo per telefono. C'è qualcuno con lui?»

UOMO: «Sì, con lui c'è il suo medico personale»

OPERATORE 911: «Avete un medico lì?»

UOMO: «Sì, ma non reagisce a niente. Non reagisce al massaggio cardiaco e a niente».

OPERATORE 911: «Oh, ok. Stiamo arrivando. Se ha ricevuto un massaggio cardiaco da un medico, lui è più esperto di me. Qualcuno ha assistito a quel che è successo?»

UOMO: «No. Solo il medico, signore. Il dottore è stato l'unico a essere qui»

OPERATORE 911: «Il medico è lì? Dottore, ha visto cosa è successo?»

UOMO: «Per favore...»

OPERATORE 911: «Siamo per strada, arriviamo. Sto solo facendo queste domande per i paramedici mentre loro stanno arrivando».

UOMO: «Sta premendo sul petto, ma lui non risponde a niente, signore per favore...».

OPERATORE 911: «Stiamo arrivando. Siamo ad appena un miglio da lì. Arriveremo presto»

UOMO: «Grazie...».

(Fonte: Corriere.it)

giovedì 25 giugno 2009

Berlusconi e l'indice di gradimento: diamo i numeri

Altro post su Berlusconi..
Forse mi sto infossando troppo sull'argomento però, cavoli, se ne spara una al giorno mica è colpa mia..
Oggi leggo sul Corriere.it (a voi l'articolo) una dichiarazione del premier in cui sostiene che il suo indice di gradimento, nonostante tutti i tribolamenti di quest'ultimo periodo, è al 61%. Il più alto di tutta Europa.

A questo punto mi sorge spontanea una domanda: chi glieli passa questi dati al presidente del consiglio? Tremonti che tra un bilancio e l'altro si diverte a vedere se oltre al PIL sale anche l'indice di gradimento del presidente? Oppure Calderoli che, dopo essersi ingozzato di polenta mandata giù a suon di vinaccia, estrae un numero alla tombola della Lega e se è più alto del 50 lo prende per buono anche come indice di gradimento del suo papi preferito?

Mioddio ragazzi, qui si sparano numeri senza esplicitare le fonti come se fossero bazzeccole. Caro presidente, lei è il più gradito d'Europa, complimenti. E il mio blog è il più visitato del continente sa? In Svezia si stanno pure iscrivendo in massa a corsi accelerati di italiano pur di poter arricchirsi con i miei post. Ma per piacere, un po' di serietà..

mercoledì 24 giugno 2009

Berlusconi e la prostituzione: sempre più ipocrisia..

Sempre più divertente il presidente del consiglio. Sentite e guardate in questo video cosa ha dichiarato il premier in merito alla prostituzione:



E poi oggi ha detto che la D'Addario è stata pagata per fare certe dichiarazioni (leggi su Repubblica).. Forse è stata pagata si..ma da lui..per certe prestazioni..

martedì 23 giugno 2009

Obama: grigliata alla Casa Bianca

Dopo le immagini forti pubblicate domenica, ho pensato di pubblicare qualcosa di più sereno e divertente. Ecco il presidente USA alla prese con la griglia nel prato della White House:










Buon appetito!

domenica 21 giugno 2009

La repressione in Iran, ma non solo: lascio parlare video e immagini

Come ultimo post prima dell'esame chiudo, purtroppo, con un video (assai forte) della morte di Neda, ragazza iraniana contestatrice del rieletto presidente Ahmadinejad e con alcune foto che parlano da sole e gridano: BASTA!

Ragazzi, c'è da rimenerci di ghiaccio quindi se non ve la sentite vi consiglio di non far partire il video o scendere nella pagina per vedere le foto. Anche se vedere certe immagini è necessario per riflettere davvero.




Visto il video ecco alcune foto recenti o meno scattate durante repressioni in Perù, Tibet, Birmania, Messico, Vietnam, ma anche Italia. Non metto didascalie perchè non trovo importante il dove. Certe immaggini non dovrebbero poter venire scattate in nessun luogo.















Senza parole, ma con tanta speranza

giovedì 18 giugno 2009

Opera Unite: il nuovo browser che consente di trasformare il vostro PC in un server

Opera ha lanciato un nuovo servizio di cloud computing che permette di trasformare, in pochissimo tempo e con dei procedimenti molto semplici il nostro Web browser in un modo per accedere al nostro computer, ai nostri documenti e alle foto da qualunque altra postazione connessa ad Internet.
Si chiama Opera Unite e gli strumenti messi a disposizione degli utenti possono essere utilizzati da qualsiasi browser, anche se l’ultima versione di Opera consente di sfruttare pienamente delle novità molto più rapidamente.

Sulla parte sinistra del software ci sarà infatti una nuova scheda, visibile nello spazio riservato ai pannelli, che ci farà accedere facilmente al nostro Web server in modalità di amministrazione. Dopo aver registrato un account otterremo un indirizzo del tipo home.nomeutente.operaunite.com e inizieremo subito a configurare le varie opzioni a disposizione.

File Sharing consente di condividere facilmente dei file presenti all’interno di una cartella del nostro computer (che ovviamente specificheremo all’inizio della procedura di configurazione di questo servizio) che sarà automaticamente sincronizzata e accessibile su Internet, all’indirizzo della nostra pagina, in qualsiasi momento. Possiamo specificare se la cartella debba essere accessibile solo a noi, a chiunque o ad alcuni conoscenti, che potranno accedere dopo aver loro comunicato una password.

Photo Sharing permette, allo stesso modo di ciò che succede con i file, di condividere foto e immagini presenti all’interno di una cartella sul nostro disco fisso. Basterà trascinarle all’interno della cartella e verranno automaticamente aggiornate anche su Internet alla nostra pagina personale. Le foto saranno visualizzate in una comoda galleria che permette anche la creazione di album. Per creare un album basterà creare una nuova sotto-cartella all’interno di quella che abbiamo specificato durante la configurazione dalla quale saranno sincronizzate le immagini.

Fridge è una bacheca virtuale all’interno della quale inserire dei post-it colorati, scrivendo delle vere e proprie note e promemoria. Anche i nostri amici potranno accedere alla nostra bacheca e scrivere ciò che riterranno opportuno.

The Lounge è una chat integrata all’interno del Web server che permette di chiacchierare con i nostri conoscenti senza far affidamento a servizi esterni. Possiamo naturalmente invitare i nostri amici a parlare con noi attraverso l’apposita funzionalità integrata.

Media Player è la nostra libreria musicale personalizzata. Anche stavolta sarà necessario indicare una cartella dalla quale il programma prenderà i dati inseriti al suo interno e li metterà a disposizione online, in modo da darci la possibilità di avere a portata di mano, in presenza di una connessione ad Internet, in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo la nostra musica preferita.

Web Server è il contenitore per le nostre pagine Internet. Basterà riversare tutte le nostre pagine Internet in una cartella specifica nel nostro computer e saranno automaticamente sincronizzate online, raggiungibili come sempre a partire dall’indirizzo della nostra pagina personale.

Ricordiamoci comunque che, essendo il servizio un vero e proprio server Web, il suo funzionamento è garantito solo se il nostro computer è collegato ad Internet e il server è attivo e funzionante, come d’altronde accade con tutti i normali Web server.

Per provare Opera Unite basta scaricare la nuova versione del browser, la 10, attualmente in beta.

Ecco il video che spiega lo scopo del nuovo browser:




(Fonte: http://www.oneweb20.it/)

UE a Bill Gates: "Togliere explorer non basta"

Dopo l'annuncio di Microsoft, che commercializzerà in Europa il sistema operativo Windows 7 senza Internet Explorer, il browser della casa, è arrivata una presa di posizione della Commissione Ue. La quale ha ricordato che è ancora in corso la sua ricognizione sul comportamento della multinazionale del software e che in caso fosse riconosciuta ufficialmente la lesione della concorrenza non sarebbe sufficiente non dotare il sistema operativo di alcun navigatore web, bensì occorrerebbe che Microsoft offrisse diverse alternative concrete, come i browser "alieni" Safari, Firefox, Chrome e Opera. La decisione dell'azienda era arrivata dopo che, nello scorso gennaio, la Commissione Europea per l'Antitrust aveva richiesto a Microsoft di lasciare libera scelta ai propri utenti sul browser da utilizzare. Fino ad adesso l'azienda di Bill Gates aveva sempre dichiarato che Internet Explorer era parte integrante del sistema operativo e per questo non poteva essere escluso da Windows. Nonostante la crescita degli altri browser, Explorer è ancora il software per navigare in Internet più utilizzato, con una percentuale vicina al 66%. Segue Firefox con il 23% e Safari con l'8,4%. Opera e Chrome, il browser di Google, si dividono la restante fetta di utenti. Dave Heiner, General Counsel di Microsoft, ha dichiarato che "sarà possibile per ogni utente scegliere se istallare o meno Internet Explorer, in modo del tutto gratuito".

(Fonte: Repubblica.it)

giovedì 11 giugno 2009

Aiuto! Cari blogger, leggete attentamente!!

Anche in Italia il tentativo di censurare internet è cominciato. Cari blogger, qualsiasi cosa scriverete che al governo non piace, o rettificate entro 48 ore, oppure rischiate una multa salata (25 milioni di vecchie lire). Andatevi a leggere questo articolo e poi ditemi.. Allarmante anche il fatto che fino ad ora solo "Punto informatico" abbia parlato di questo preoccupante disegno di legge che ha già avuto la fiducia del governo.

martedì 9 giugno 2009

Perché gli italiani votano Berlusconi

Alla luce degli ultimi risultati elettorali mi viene spontaneo scrivere due righe in merito. Sono anni ormai che Berlusconi siede sulla poltrona più comoda e, anche se alle europee ha perso qualche consenso, il PDL conquista fior di consensi alle provinciali. Questi dati mi rendono irrequieto perché trovo la situazione italiana davvero assurda. Ci troviamo di fronte ad una realtà nella quale un uomo che organizza festini erotici nella sua villa, che fa arrivare gli invitati con voli di stato, che è proprietario di una quota più che dominante del mercato informativo, che è stato ed è indagato per una miriade di motivi che non ho voglia di elencare, che prende per il naso la popolazione italiana raccontando favole alle quali evidentemente c’è qualcuno che incredibilmente ci crede. E qui è d’obbligo un inciso. La favola più bella l’ha raccontata a “Matrix” pochi giorni fa. Il nostro capo del governo ha avuto il coraggio di affermare che le famose corna fatte durante la posa per una foto con i leader europei erano per educare dei ragazzini che stavano di fronte a lui ai quali diceva che quel gesto non andava fatto. “Non si fanno le corna ragazzi, questo era il mio intento, ma la sinistra ha strumentalizzato questo mio gesto educativo..” ha affermato il Cavaliere. Che bravo presidente!

Ma noi italiani siamo davvero un popolo così stupido?

Io credo di no.

Il fatto è che la sinistra (sinistra = miriade di partiti in perenne litigio tra loro) non offre una valida alternativa. Berlusconi è un uomo rispettato da molti nostri concittadini perché si è fatto da solo (il come è da valutare, ma se ci soffermiamo su questo non andiamo avanti), perché era potente anche prima del 1994, perché era conosciuto anche prima del 1994. E quindi mi chiedo come sia possibile che la sinistra (ora intendo il PD perché è quello che parte da una base di voti più considerevole per poter contrastare il PDL) non abbia ancora capito che se non smette di ergersi a salvatrice della patria senza candidare un personaggio autorevole (senza nulla togliere al bravo ma fino a pochi mesi fa sconosciuto Franceschini), che abbia già un immagine, che sappia capire i bisogni della società, ma anche (e soprattutto) contrastare Berlusconi sul piano mediatico con intelligenza e capacità dialettico-comunicative continuerà a stare all’opposizione? Ragazzi, viviamo in una realtà nella quale personaggi come Schwarzenegger diventano governatori della California alla prima candidatura!!

Oggi il “Times” ha scritto che in Italia gli elettori preferiscono Berlusconi perché il centro-sinistra va male (leggi l'articolo).

Mi viene spontaneo rispondere all’autorevolissimo quotidiano inglese con un sincero:

“MA VA???”

lunedì 8 giugno 2009

Cina e internet: da luglio la censura comincerà dal produttore

Il governo cinese ha annunciato che da luglio i PC messi in vendita dai produttori di hardware dovranno essere dotati di un programma che blocca l’accesso ad alcuni siti internet considerati “pericolosi”. Secondo quanto dichiarato dai rappresentanti del governo cinese tale filtro servirebbe per proteggere i più giovani soprattutto dai siti erotici. Per quanto mi riguarda questa affermazione maschera un ulteriore tentativo di mantenere il più possibile nell’ignoranza le nuove generazioni del paese asiatico. Del resto è risaputo che in Cina, se si cerca su qualsiasi motore la voce “Tienanmen” si trovano solo immagini o descrizioni turistiche della celebre piazza senza fare menzione alla rivolta studentesca e operaia del 1989.

Che ne pensate?

La notizia è stata data dal Corriere (leggi l’articolo completo).

martedì 26 maggio 2009

Anti-social network e società: pensiamoci su...

Scrivo questo post dopo aver letto un articolo su Repubblica.it che parla di social network strutturati in una maniera che fa seriamente riflettere a livello sociale: gli anti-social network. Invece che cercare amicizie e socializzare con gli utenti, su questi siti ci si iscrive per insultare gli altri e per inimicarsi più persone possibili. Gli insulti vengono addirittura alternati con minacce di morte e manifestazioni di (virtuale) violenza.

A questo punto mi viene spontaneo accennare al post di Annarita nel quale si è chiesta perché esistano persone contrarie ai social network. Io dico che il problema non sta nell’essere iscritti a Facebook o a un altro dei suoi fratelli (e lo dice uno che a quanto è emerso dalla lezione di venerdì scorso è forse l’unico a non esserne iscritto), ma nell'educazione (come ha scritto Aeneida commentando il post di Annarita). Internet preso nella sua interezza desta preoccupazioni a chi non lo conosce, non solo i gruppi di socializzazione. Se in Indonesia si preoccupano tanto della corruzione dei costumi delle ragazze è perché ritengono che la loro cultura vada difesa e noi non siamo nessuno per poterla ritenere sbagliata o arretrata. Quando e se nel loro paese i costumi saranno pronti a cambiare. Quando e se le nuove generazioni vorranno superare certi tradizionalismi lo faranno. Ben diverso è un paese che non permette il collegamento ai siti d’informazione o non offre un’informazione pluralista. Lì si che ci si trova di fronte a un regime repressivo. La nostra società invece, quella occidentale, lascia la massima libertà di accesso all’informazione (sul pluralismo in Italia sono un po’ scettico, ma ci sarebbe da scrivere troppo) e permette persino di creare, appunto, degli anti-social network.

Ma se la nostra cultura è fatta di libertà e permissivismo, allora cerchiamo di sfruttare al meglio le opportunità che ci offre questo modo di concepire la vita sociale. Gli anti-social network sono una manifestazione del malessere presente nella società dell’informazione. Grazie a internet è possibile avvertire un disagio nella società e cercare di risolverlo. Questa dovrebbe essere una delle grandi utilità del mezzo. Nella società industriale di fine Ottocento sono nati i depressi e poi è nata la cura con la psicanalisi di Freud. Oggi, grazie a internet, possiamo prevenire i malesseri della società, perché possiamo conoscerli in tempo e farne fronte. Con l'educazione.
Certo, se le risorse vengono concentrate per scoprire chi sta pensando di licenziarsi la strada intrapresa non mi sembra proprio quella giusta (mi riferisco alla ricerca che ha portato Google a inventare un algoritmo per scoprire i dipendenti scontenti o che meditano di cambiare lavoro rimandandovi al bellissimo post di Elisa se volete approfondire il tema) e la colpa, forse, è anche perché i media oggi non fanno più riflettere in maniera profonda su questi aspetti della vita. Della vita non parlano.

Sbizzarritevi pure nei commenti, ogni critica è ben accetta e sempre costruttiva se porta al dialogo.

martedì 19 maggio 2009

Editoria in crisi, pubblicità anche

La crisi che sta colpendo l’economia mondiale sta creando sempre più problemi a un settore, quello dell’editoria, che già di suo non sta attraversando un periodo facile. Il punto che viene colpito maggiormente è proprio la principale fonte di sostentamento delle pubblicazioni, ovvero la pubblicità. Dal gennaio 2008 al gennaio 2009, secondo i dati diffusi da Fcp (Federazione concessionarie di pubblicità), il fatturato è sceso del 25 percento e gli spazi pubblicitari del 15.

Scarica qui i numeri sul fatturato della stampa in formato xls: gennaio 2008-gennaio2009

(Fonte: giornalismoedemocrazia)

Il Sole 24 ore

Tra i quotidiani pubblicati nel nostro paese, Il Sole 24 ore è il terzo, tra i giornali di informazione, per numero di vendite. Lo troviamo invece al primo posto tra i quotidiani economico-finanziari. Il suo pubblico è infatti composto da tutti gli addetti ai lavori in materia di economia, finanza, impresa e investimenti. La sua versione online presenta le seguenti caratteristiche:

  • la sua home è molto all’inglese, con poche immagini;
  • gli articoli sono in prevalenza prelevati dalla versione cartacea;
  • l’aggiornamento non è costante (circa quattro volte al giorno);
  • offre servizi "one to one" a pagamento per avere aggiornamenti costanti sui temi richiesti;
  • ha un ticker sul quale scorrono le ultime notizie dell’agenzia di stampa di proprietà del gruppo editoriale al quale appartiene (Radiocor);
  • offre la possibilità di connettersi ad una radio (Radio24), anch’essa appartenente al gruppo editoriale cui fa capo;
  • c’è un link a Italianews, sito d’informazione che, grazie a un programma specifico, seleziona le notizie d’interesse nazionale più lette tra i quotidiani appartenenti al consorzio (Quotidiano Nazionale, Il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno, L'Unione Sarda, Il Secolo XIX e Il Tempo).

L'Huffington post e il fondo per il giornalismo investigativo

Sarà per questa propensione a colmare i vuoti di un’informazione stagnante, che l’Huffington Post, nato nel 2005 come blog e oggi annoverato tra i più noti giornali online, con 20 milioni di utenti unici mensili, non risente degli effetti della crisi che sta mettendo a dura prova l’industria dei giornali.
Infatti, nel presentare la nascita del Fondo per il Giornalismo investigativo, la direttrice Arianna Huffington spiega molto bene come una delle preoccupazioni più forti per il settore è la possibile scomparsa del giornalismo d’inchiesta, dovuta ai drastici tagli delle redazioni. Mai come adesso, però, diventa indispensabile preservare il buon giornalismo che ha sempre giocato un ruolo fondamentale per la nostra democrazia.
Nasce così l’Huffington Post Investigative Fund: 1,75 milioni di dollari a sostegno di reporter e freelance, ma anche giornalisti licenziati o costretti al prepensionamento, che hanno ancora le loro storie da proporre. L’iniziativa vede la collaborazione di The Atlantic Philanthropies, il Centro per il Giornalismo investigativo della Columbia University e Jay Rosen, professore alla New York University, con cui Arianna Huffington lanciò OfftheBus, un esperimento di giornalismo partecipativo per seguire l’ultima la campagna elettorale Usa.“I pezzi sviluppati dal Fondo” prosegue Arianna Huffington ”copriranno l’intero arco dalle inchieste approfondite a brevi notizie di immediata attualità e saranno presentati con diversi media, compresi testi, audio e video. E, nello spirito open source del web, tutti i contenuti prodotti dal Fondo saranno a disposizione di chiunque voglia pubblicarli”. Quindi, nessun marchio di esclusiva, ma un servizio a favore della colletività.

La notizia è del 31 marzo scorso, ma credo sia di attuale interesse.
(Fonte: Penne digitali)

A scuola dal NY Times

Gli USA, come in molti ambiti, fanno scuola anche in materia di internet e giornalismo online. Se tra i siti dei governi mondiali quello della White House rappresenta il modello cui aspirare, tra i siti dei giornali online è quello del NY Times ad essere da esempio per i seguenti motivi:

  • La sua home page è chiara, semplice, ordinata e quindi di facile lettura;

  • Gli articoli sono creati da appositi giornalisti solo per il sito (questo avviene grazie ad una redazione che si occupa soltanto degli articoli per il web), non sono scopiazzati dalla versiona cartacea o copiati e incollati dai siti delle agenzie di stampa;

  • L’ipertesto è utilizzato molto e in maniera intelligente: fornisce tutti i dettagli e gli approfondimenti che il lettore possa desiderare facendolo così rimanere nel sito a lungo senza farlo scappare in ricerca di maggiori dettagli;

Il raggiungimento di tali risultati è dovuto anche per il fatto che gli Sati Uniti sono un paese in cui la concorrenza è spietata in ogni campo e anche in quello dell’informazione, se non si riesce ad offrire un prodotto di qualità e al passo con i tempi, o si arranca, o si soccombe.

martedì 12 maggio 2009

Repubblica.it vs Corriere.it

Dalla battaglia per il primato delle vendite, le principali testate giornalistiche italiane si sfidano da qualche anno sul web per raggiungere il primato di accessi.

Ecco una schematica descrizione dei siti de LaRepubblica e del Corriere della Sera.

Repubblica.it:

  • Numerosi popup pubblicitari per non appesantire e rendere fastidiosa la prima pagina all’occhio dell’utente;
  • La prima pagina è molto lunga e lo scrolling, di conseguenza, anche;
  • Le notizie principali vengono collocate nella parte sinistra della pagina, laddove, di primo acchito, cade l’occhio del lettore;
  • Tutte le altre notizie sono facilmente reperibili per argomento grazie alla barra di navigazione posta nella parte superiore della pagina;
  • L’aggiornamento è costante, soprattutto nei momenti in cui si registrano i picchi di accesso (la mattina presto, a orario pranzo e la sera dopo le sei);
  • Le notizie sono scarne (breaking news) e solo dopo qualche livello di navigazione vengono trattate in maniera più completa ed esaustiva (questo per mantenere il lettore all’interno del sito il più possibile);
  • Grazie ad una web TV, ad una sezione dedicata all’interattività, ad un elenco di blog interni e alle gallerie multimediali, “Repubblica.it” sta cercando di adattarsi sempre di più al nuovo media internet.

Corriere.it:

  • Al contrario della testata concorrente, nella home del sito del Corriere non ci sono popup pubblicitari;
  • Lo scrolling è anche qui molto lungo;
  • Le notizie, anche qui, sono presenti nella parte sinistra dello schermo e sono molto brevi. Nella parte centrale scorrono i flash e a destra è ben visibile la web TV del Corriere.
  • Una barra di navigazione simile a quella de La Repubblica facilita all’utente la ricerca per argomento;
  • L’aggiornamento è costante;
  • Al pari di Repubblica.it, grazie ad una web TV, ai blog interni, alle gallerie fotografiche e alle possibilità di interazioni offerte, il sito del Corriere sta continuando la sua strada verso il pieno adattamento al media internet.







I siti istituzionali

I siti istituzionali hanno come compito quello di informare il cittadino. Utilizzando un linguaggio meno scarno rispetto ai siti dei quotidiani online e delle agenzie di stampa, hanno l’obiettivo di comunicare direttamente ai fruitori senza il bisogno di intermediari. Il caso italiano costituisce un’eccezione, per il fatto che i giornali stessi sono assoggettati ai poteri politici.

Ecco i siti dei principali governi europei:

Governo spagnolo (http://www.lamoncloa.es/): se l’obiettivo dei siti istituzionali è quello di informare il cittadino, in Spagna si nota davvero che tendono a quello.

Governo italiano (http://www.governo.it/): troppo freddo e statico. Sembra più propagandistico che informativo e il fatto che non offra contatti ne è la prova.

Governo francese (http://www.elysee.fr/accueil/) : non conferma la rettitudine e il tradizionalismo francese. La colorita voglia di dare un’idea di gioiosità scade nell’infantile.

Governo inglese (http://www.number10.gov.uk/): costruito in maniera amichevole, tanto da sembrare un blog.

Governo tedesco (http://www.bundesregierung.de/): organizzato in maniera molto schematica e ordinata. In vero stile tedesco.

L'Audiweb

Audiweb è una società partecipata da Fedoweb (50%), associazione degli editori online, da UPA Utenti Pubblicità Associati (25%), che rappresenta le aziende nazionali e multinazionali che investono in pubblicità e da Assap Servizi s.r.l., l’azienda servizi di AssoComunicazione(25%), associazione delle agenzie e centri media operanti in Italia. Si configura quindi come una Joint Industry Committee con la partecipazione delle associazioni di categoria di tutti gli operatori del mercato.Audiweb è il soggetto realizzatore e distributore dei dati sulla audience online, il cui obiettivo primario è quello di fornire informazioni oggettive e imparziali al mercato, di carattere quantitativo e qualitativo, sulla fruizione del mezzo Internet e su ogni altra rete o sistema online utilizzando opportuni strumenti di rilevazione.La società è gestita da un Consiglio di Amministrazione affiancato da un Comitato Tecnico che ha funzioni propositive e consultive in relazione all’impostazione delle rilevazioni.(Fonte: Audiweb.it)

Bowen Craggs & Co.

Bowen Craggs & Co. è la più importante società di analisi, nata grazie al Financial Times, che si occupa di monitorare e classificare dei migliori siti internet presenti sull’intero universo web. L’attenzione dei giudici incaricati alla valutazione dei siti viene posta:

  • Sulla struttura con cui è stato costruito il sito;
  • Sul messaggio che il sito comunica;
  • Sulla disponibilità e fruibilità dei contatti;
  • Sui servizi offerti alla comunità;
  • Sui servizi offerti agli investitori;
  • Sui servizi offerti ai media;
  • Sui servizi offerti a chi cerca lavoro;
  • Sui servizi offerti ai clienti.

Quello che è importante sottolineare è che la maggior riuscita di un sito e la sua collocazione ai primi posti della classifica non è un semplice raggiungimento di un traguardo aziendale a livello di prestigio. Più un sito è accogliente e più possibilità offre all’utente, più l’utente tenderà a visitarlo. In tal modo, senza rendersene conto, l’utente continuerà a regalare importanti dati che serviranno alle ricerche e alle indagini di mercato di chi il sito lo gestisce.

martedì 5 maggio 2009

E se il cartaceo facesse riflettere oltre che informare?

Nel nostro paese il principale compito del giornalista è quello di informare i lettori sui principali avvenimenti del giorno. Ogni testata tratta le notizie a seconda della propria tendenza politica, degli interessi dei lettori o a seconda di ciò che la testata stessa vuol far diventare interessante a chi legge. Non voglio ora soffermarmi sul come i giornali selezionino e gerarchizzino le notizie.

Quello che mi chiedo è perché, oltre ad informare, i quotidiani non cercano di far riflettere i propri lettori?

Perché, dopo aver dato una notizia, non provano anche a dare qualche spunto per far soffermare i lettori a pensare al mondo che li circonda e quindi alla vita in generale?

Perché il giornale non viene trasformato (pur dando e trattando le notizie come meglio crede e senza doversi privare di quella faziosità che caratterizza ogni singola testata) in una sorta di panacea all’irrigidimento mentale che caratterizza la nostra società?

Con l’opportunità offerta da internet poi, credo che i lettori, incitati dal cartaceo alla riflessione e al pensiero sui temi più disparati, sarebbero ben entusiasti di poter confrontare e discutere le proprie teorie sviluppate su dei forum offerti e catalogati per argomento dal sito del quotidiano che ha lanciato lo spunto.

Voi cosa ne dite?

I siti delle agenzie di stampa italiane

In un mondo in cui la velocità diventa una caratteristica essenziale per battere la concorrenza nell’ambito dell’informazione, le agenzie di stampa diventano una fonte dalla quale giornalisti affermati, ma anche semplici amatori non possono prescindere.

Le principali agenzie di stampa italiane sono: ANSA, AGI, ASCA, DIRE, IL VELINO e ADNKRONOS.

ANSA: Esordisce online il 10 giugno 1998. Il suo sito appare caotico e frenetico e questo penalizza l’utente nella ricerca delle notizie che gli interessano. È, con Adnkronos, l’unica agenzia italiana ad avere una web TV.AGI (Agenzia Giornalistica Italia): Il suo sito web cerca di essere essenziale, ma assomiglia troppo ad un giornale online.ASCA: É stata la prima agenzia italiana a dare su Internet un notiziario completo nel 1996. Il suo sito internet è ben strutturato ed più incline al ruolo che una agenzia di stampa deve avere: concisione ed essenzialità.

APCOM: è l'agenzia di stampa nata nel 1999 da una partnership tra Associated Press ed e.Biscom. Per tale motivo il suo sito risulta strutturato in maniera simile a quello delle agenzie di stampa straniere.

DIRE: Di credo politico tendente a sinistra, offre un sito web così colorato che non lo fa sembrare quello di un’agenzia di stampa.

IL VELINO: Il suo sito è strutturato in una maniera tale da farlo sembrare più adatto ad un giornale online che ad un’agenzia di stampa.

ADNKRONOS: Il suo sito è decisamente più ordinato rispetto a quello dell’ANSA, anche se comunque massiccio. Come l’ANSA ha una web TV, ma, rispetto al sito dell’agenzia concorrente, punta in maniera più decisa sulla multimedialità.

lunedì 27 aprile 2009

Il profumo della carta stampata inizia a "puzzare"

Alzarsi la mattina e fare colazione sfogliando un giornale cartaceo sentendone il profumo è un piacere che l’informazione online non sarà mai in grado di dare. Molti lettori sono però turbati dalle apocalittiche previsioni di quegli addetti ai lavori sostenenti che i quotidiani in carta stampata siano prossimi all’estinzione.

Come biasimarli?

La sensazione che si prova sfogliando il giornale con una mano mentre si sorseggia un caffè con l’altra non è paragonabile alla sensazione che si avverte stando di fronte a un monitor. Ma se quel monitor che si ha davanti ti fa sentire più sicuro (perché quello che mi interessa leggere non è filtrato da interessi politici o direttive di testata) e più tranquillo (perché se una notizia è di parte con pochi clic la posso confrontare con la versione della stessa, data da un'altra campana o addirittura dalla fonte), allora il giornale di carta perde d’interesse. Da sempre in Italia le varie testate sono impregnate di politica e di interessi economici. Due quotidiani di credo politico opposto trattano spesso una stessa notizia in maniera totalmente differente. E il lettore perde fiducia. La carta stampata inizia a "puzzare" e sempre più persone scelgono per questo motivo l’essenza inodore del web, ma soprattutto quella della TV, perchè ancora non si sono accorti che "puzza" anch'essa come quella dei giornali.
Video: I meccanismi della disinformazione di Marco Travaglio

L’informazione online

I giornali cartacei e anche i TG hanno dovuto fare (e stanno tutt’ora facendo) spazio al nuovo media internet, riassestandosi di conseguenza. L’informazione in TV è ancora la più seguita e precede quella dei giornali cartacei in ordine di preferenze. L’online si colloca dietro questi due media storici e molto probabilmente con il tempo saprà raggiungerli, se non addirittura superarli. Non sono solo la fruibilità, la velocità e la tempestività negli aggiornamenti a fare di internet uno scomodo concorrente di stampa e televisione, ma anche, e soprattutto, la possibilità di scelta. Grazie alla rete infatti un numero sempre più ampio di persone ha la possibilità di informarsi in maniera tempestiva e autonoma. Gli utenti possono scegliere la fonte che più gli sembra attendibile o approfondire il tema che più stuzzica il proprio interesse personale. Sul web è inoltre possibile commentare gli articoli e confrontarsi con l’autore del pezzo o con le opinioni di altri utenti. Internet è insomma modulabile a seconda del gusto di chi si connette.

Glossario

BROWSER:
Un browser è un programma che consente agli utenti di visualizzare e interagire con testi, immagini e altre informazioni, tipicamente contenute in una pagina web di un sito (o all'interno di una rete locale).

CLIENT:
Un client è una componente informatica che accede ai servizi o alle risorse di un'altra componente, detta server.

COOKIE:
I cookie sono frammenti di testo inviati da un server ad un Web client (di solito un browser) e poi rimandati indietro dal client al server - senza subire modifiche - ogni volta che il client accede allo stesso server. I cookie HTTP sono usati per eseguire autenticazioni e tracking di sessioni e memorizzare informazioni specifiche riguardanti gli utenti che accedono al server, come ad esempio i siti preferiti o, in caso di acquisti on-line, il contenuto dei loro "carrelli della spesa" (shopping cart).

DISCLAIMER:
È una affermazione di tipo legale che afferma l'estraneità di colui il quale lo ha scritto nei confronti di chiunque dovesse usare in modo improprio le informazioni contenute nel documento cui viene allegato.

FEED:
Il feed web è un'unità di informazioni formattata secondo specifiche (di genesi XML) stabilite precedentemente. Ciò per rendere interoperabile ed interscambiabile il contenuto fra le diverse applicazioni o piattaforme.Un feed è usato per fornire agli utilizzatori una serie di contenuti aggiornati di frequente. I distributori del contenuto rendono disponibile il feed e consentono agli utenti di iscriversi. L'aggregazione consiste in un insieme di feeds accessibili simultaneamente, ed è eseguita da un aggregatore Internet.

FRAME:
Nelle pagine web si parla di frame quando una pagina è scomposta in diverse sezioni tra loro indipendenti.
MANCHETTE:
Spazio pubblicitario posizionato ai lati del nome della testata

META DESCRIPTION:
Il metadato description è destinato a contenere una breve descrizione dei contenuti della pagina, che può essere utile sia all'indicizzazione della pagina, oggi sempre meno nei motori di ricerca maggiori, che ai potenziali visitatori in quanto sono riportati da molti motori nella visualizzazione della ricerca al posto del testo della pagina in cui sono state rintracciate le parole.

META KEYWORDS:
Il metadato keywords contiene di solito una serie di parole chiave, rappresentative del contenuto della pagina, che sarebbero indirizzati ai motori di ricerca non per il posizionamento del sito ma per l'individuazione dell'argomento trattato nella pagina. L'uso scriteriato di tali metatag decretò la fine del loro uso, quale aiuto alla indicizzazione dai siti per mezzo degli spider; a tutt'oggi però i motori, anche se ormai definitivamente orientato sui contenuti delle pagine, fanno ancora uso di tale metatag anche se solo in maniera accessoria e subordinata, per questo fatto alcuni esperti del posizionamento all'interno dei motori sconsigliano di inserire parole fuorvianti, al solo scopo di tentare di avere un più vasto numero di risultati durante la ricerca, o non richiamate all'interno della pagina, poiché i motori di ricerca penalizzerebbero tali comportamenti scorretti peggiorandone il posizionamento a scopo punitivo e persino cancellando il sito dalle liste di indicizzazione.

NEWSGROUP:
Un newsgroup è uno degli spazi virtuali creato su una rete di server interconnessi (storicamente una sottorete di internet USENIX network o più semplicemente Usenet) per discutere di un argomento (topic) ben determinato. In italiano a volte viene utilizzato il termine gruppo di discussione.

PODCASTING:
Il podcasting è un sistema che permette di scaricare in modo automatico documenti (generalmente audio o video) chiamati podcast, utilizzando un programma ("client") generalmente gratuito chiamato aggregatore o feed reader.Un podcast è perciò un file (generalmente audio o video), messo a disposizione su Internet per chiunque si abboni ad una trasmissione periodica e scaricabile automaticamente da un apposito programma, chiamato aggregatore, e si basa sui feed RSS.

POP-UP:
I banner pop-up sono una forma di pubblicità presente sul World Wide Web e costituiscono una tipologia di web marketing definita promotion marketing online.
Si ha un popup quando alcuni siti aprono una nuova finestra del browser contenente il messaggio pubblicitario. La finestra pop-up viene spesso generata da un JavaScript, ma esistono altri mezzi per ottenere lo stesso risultato. La pubblicità in finestre pop-up viene generalmente considerata più intrusiva e sgradevole rispetto ai banner, e diversi browser consentono all'utente di richiedere il blocco di questa funzionalità del browser. Molti Malware inoltre, come Virtumonde, fanno apparire popup pubblicitari anche quando non si è connessi ad Internet.

PORTALE:
Un portale Web, o portale Internet, è un sito web che costituisce un punto di partenza, una porta di ingresso, ad un gruppo consistente di risorse di Internet o di una intranet. Molti portali sono costruiti e mantenuti con componenti software chiamati portlets. I migliori portali consentono ai loro utenti di personalizzare alcune loro prestazioni.

SITO WEB:
Un sito Web, o sito Internet, anche abbreviati in sito se chiaro il contesto informatico, è un insieme di pagine web correlate, ovvero una struttura ipertestuale di documenti accessibili con un browser tramite World Wide Web su rete Internet.

STREAMING:
Il termine streaming identifica un flusso di dati audio/video trasmessi da una sorgente a una o più destinazioni tramite una rete telematica. Questi dati vengono riprodotti man mano che arrivano a destinazione.


TAG:
Il tag è un termine associato a un pezzo d'informazione che caratterizza l'oggetto rendendo possibile la classificazione e la ricerca dello stesso tramite appositi motori di ricerca presenti sul web.

TEMPLATE:
Il termine inglese template (traducibile in italiano come"semicompilato", "modello", "schema") indica in informatica un documento o programma dove, come in un foglio semicompilato cartaceo, su una struttura generica o standard esistono spazi temporaneamente "bianchi" da riempire successivamente.

TICKER:
Il ticker è uno strumento che fa scorrere quotazioni e notizie in tempo reale sulle pagine web.

TOPIC:
Un topic è un argomento, un tema, una discussione su cui verterà l'interazione tra gli utenti, stabilendo così una categoria di riferimento anche per i futuri visitatori.

URL:
Un Uniform Resource Locator o URL è una sequenza di caratteri che identifica univocamente l'indirizzo di una risorsa in Internet, come un documento o un'immagine.